Testimonianza di Gianfranco PERRIERA (video)

In occasione della Presentazione del Comitato ParteciPAlermo, Gianfranco PERRIERA legge un testo di Michele PERRIERA.
http://www.youtube.com/watch?v=z6scL-zxZCk

“La nostra stessa mente è fatta in modo da trovarsi sempre in un dilemma, che è sempre la doppia strada del riscatto o della perdizione. Ogni momento della nostra vita può essere interpretato in questo modo e non c’è coscienza cui non si sveli nel tempo la seduzione del male. Momento per momento dobbiamo scegliere fra le nostre verità e i nostri inganni, fra l’essere donatori e l’essere ladri, fra le nostre facili convenienze e le nostre difficili giustizie.

Un buon politico non deve né ignorare né esecrare che il dilemma esista: deve accettarlo, invece, e misurarsi con esso e indurre giorno per giorno la sua intelligenza a disfarsi della violenza. Con l’ «eterno» scopo di risanare la storia e di liberare il diritto.

Dobbiamo scegliere i politici, dunque, fra le donne e gli uomini migliori: quelli in cui convivano rigore e mitezza, senso della realtà e senso dell’utopia, coscienza dei limiti e ricerca della libertà, rispetto della verità e amore della fantasia. Donne e uomini che entrino nella stanze del potere come si esce all’aria aperta, con il senso del respiro universale e dell’orizzonte di ognuno. E che rispettino se stessi, le proprie idee, la propria sensibilità, la propria parte come una realtà che non ha senso e non ha vita senza le parti espresse dagli altri, dai diversi da noi, dai nostri «avversari». Non i muscoli deve mostrare il politico, né la retorica né la certezza: ma piuttosto la lucidità nel pensare, la generosità nel sentire, la pazienza e la prontezza nella scelta. Dev’essere il contrario del commerciante, del piazzista, del guitto. E se è un attore – come è giusto che sia – lo sia come i migliori attori: nel loro inesausto desiderio di perfezione e di donazione. […]

Perché un politico sia onesto, l’onestà deve avere successo; perché un politico sia intelligente, l’intelligenza deve avere successo. I politici sono tanto più corrotti, quanto più le folle applaudono la corruzione. E poiché le folle si ottengono unendo tante solitudini, è nella solitudine che dobbiamo imparare ad essere giusti.”

tratto da Michele PERRIERA, Con quelle idee da canguro, 1997

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